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Declino e risalita del Breakin


Declino e risalita del Breakin
IL BLOG DELLA DANZA DI PHOENIX STUDIO DANCE

Benvenuto alla Phoenix Studio Dance, la tua nuova scuola di ballo a Milano.

Il Breakin è uno stile di danza hip hop che è chiamata notoriamente col nome di “B-Boying”. 

Durante i percorsi verrà affrontato un programma che consisterà in una serie di passi e movimenti di varia natura, alcuni in piedi, altri per terra, questi passi o moves sono differenti per nomi, si può passare dai “top rock”, “up rock” ai “footwork”,  agli “spinning” per finire poi con i famigerati “freeze”.

Vieni oggi a provare il tuo Corso di Breakdance a Milano e diventa un vero B-Boy.

Nacque nel Bronx di New York ed Il termine “B-Boy” – “B-boying” è stato forgiato dal noto Dj Kool Herc, uno tra i primi ad aver condiviso uno stile di musica innovativo per quei tempi.

Il termine “B-Boy” che  tradotto significa “ragazzo di rottura”, stava ad indicare i ragazzi chiamati così proprio per il fatto che ballavano sulla parte di pause o appunto sulle “rotture” della musica.

Più tardi, riutilizzando queste pause in maniera sapiente e mixandole con le basi della musica dai DJs, nacque il “breakbeats”.

Anche se oggi nelle scuole di breakdance, la tendenza per la maggior parte delle persone è stare a raccogliere esclusivamente mosse di potenza acrobatiche (o power-moves), un vero b-boy dovrebbe istintivamente padroneggiare tutti gli elementi dei quali questa danza acrobatica è composta. 

Vi sono persino controversie e pareri discordanti tra i ballerini di breakin’, soprattutto tra coloro che impostano maggiormente la loro danza sullo stile, ed altri che prediligono le power-moves (le evoluzioni acrobatiche).

Potremmo così infine trovarci di fronte a ballerini differenti tra loro proprio per la scelta di questi stili.

Ad esempio la “Rock Steady Crew” fu un gruppo di ballerini, che prediligeva più che altro mostrare lo stile individuale dei vari membri piuttosto che le power-moves; anche se le acrobazie, i salti mortali e le mosse di forza hanno un potere di grande impatto sul pubblico, risulta molto difficoltoso per i ballerini inserire lo stile personale in questo tipo di mosse.

Di fatto, le mosse di potenza (o acrobazie di danza) sono belle ma sono comunque per lo più movimenti ginnici e di equilibrio fisico piuttosto che movenze di vero e proprio stile di ballo. 

Resta il fatto che dalla nascita delle prime Crew, la breakin inizia ad espandersi ed a conquistare il mondo, forse divenendo addirittura lo stile più conosciuto dell’hip hop ancora oggi.

Mentre i vari DJ erano intenti ad inventare nuovi modi per mixare o per allungare i tempi nelle battute delle registrazioni musicali, su queste ultime, i b-boys ottennero più tempo e modi per inventare e sperimentare.

Vennero introdotte nuove moves come ad esempio il cadere a terra ed il giocare coi piedi sulla musica “poppin”, questi passi furono standardizzati per essere poi sempre presenti all’interno delle coreografie.

Poco dopo alcuni ballerini iniziarono ad utilizzare braccia e le mani per sostenere i loro corpi nello spazio, capovolti a testa in giù o raccolti nei vari stili di “freeze”.

Attorno alla fine degli anni settanta, “la Break” iniziò però a perdere la sua popolarità, soprattutto sulle nuove generazioni di bambini afro-americani, sfiorando quasi l’estinzione.

Tuttavia, la “breakdance” tornò in primo piano grazie ad una nuova generazione di b-boys, che però provenivano non più dai quartieri poveri Newyorkesi ma bensì da Portorico,

Questi ballerini aggiunsero linfa vitale allo stile di ballo trasportandolo ad un livello superiore.

Inserirono diversi livelli acrobatici, ed inventarono tantissime innovative e nuove mosse.

Da questo momento in avanti venne sfruttata in varie situazioni dello Show contemporaneo, ed addirittura prese spunto ed assorbì elementi da altri settori al di fuori della Danza.

Il Breakin all’interno del mainstream

Persino artisti cinematografici come Bruce Lee favorirono nuovi spunti ed idee, che si fusero assieme per creare stili di ballo nuovi.

La grande popolarità di film legati alle arti marziali durante la fine dei 70’, ebbero un grande impatto sui nuovi stili della break dance.

Un elevato numero di movenze e mosse provenienti dal kung-fu, sono state incorporate nello stile.

Ad esempio i “windmills” (mulini a vento – eseguiti con le gambe da terra), vennero da mosse di kung fu utilizzate per rialzarsi dal pavimento. 

La B-boying divenne ancora più popolare durante gli anni ottanta, quando venne introdotta ed utilizzata per la prima volta durante le riprese di un famoso film di New York: “Flashdance”.

La B-boying divenne famosa col nome di “Break dance” a causa di diverse coperture ed errori commessi dai Media, per colpa di tutta questa cattiva informazione, quando i media non mostrarono più la b-boying in TV, molta gente pensò che quest’arte fosse solo una corrente passeggera e che fosse solo una moda superata, tanto da risultare da molti persino morta.

Solo negli anni ’90 risorse dal suo periodo invernale e finalmente, grazie a diversi b-boys che non persero mai le speranze, venne riconosciuta a livello internazionale anche in differenti paesi europei come vera e propria danza sportiva.

Attraverso le varie gare di livello mondiale, in ogni scuola di breakdance del mondo ed attraverso eventi organizzati e contest, non perse mai la sua popolarità.

Ancora oggi grandi eventi di breakin’, vengono organizzati da famosi artisti per riunire a livello internazionale, tutti i più bravi b-boys del mondo.

info e prove al: 348-0723256


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