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Corsi di Flamenco a Milano

DIDATTICA DEL BALLO GITANO

FLAMENCO & SEVILLANAS

Scuola di ballo Flamenco che si occupa di tramandare arte, cultura, musica e ballo folklorico tramite lezioni, eventi, stage, attività e seminari.
Qui alla phoenix puoi provare un Corso di Flamenco che rispetti a pieno la tradizione della danza e della cultura Gitana.

ORARI DEI CORSI DI FLAMENCO


Cosa impari nei nostri corsi

  • Postura, centratura e uso del baricentro
  • Compás e palmas (basiche e contrapalmas)
  • Zapateado: qualità del suono, velocità e resistenza
  • Braceo, floreo e marcajes
  • Struttura dei palos e ascolto musicale
  • Improvvisazione, presenza scenica e memoria coreografica

Classi per tutti i livelli (dal principiante all’avanzato). Valutazione del livello durante la lezione di prova.


Dove siamo & come iniziare

Corsi di flamenco – zona Lambrate / Città Studi (Milano).
Scrivici per orari, livelli e disponibilità e prenota la tua lezione di prova: ti guideremo nel gruppo più adatto.

Phoenix a.s.d. è la tua Scuola di Flamenco a Milano

Apprendi a ballare Flamenco, Sevillanas, Flamenco Arabe e Fusiòn Flamenca.

La nostra scuola di Flamenco offre corsi di queste storiche, folkloriche e bellissime discipline legate alla cultura ispanico-gitana.

L’intramontabile e folklorico Flamenco caratterizza ancora oggi buona parte della cultura Spagnola, in particolare quella Andalusa.

Potrete cimentarvi inoltre nelle lezioni di Sevillanas dirette damma nostra bravissima insegnante Valeria Guatta.

Il Flamenco direttamente a Milano nelle classi di danza folklorica spagnola, dove si avverte il legame con le origini antiche del ballo Gitano: musica e danza si fondono, il compás guida i passi e l’energia del gruppo accende l’interpretazione.

Il corso è un viaggio dalle radici fino al linguaggio contemporaneo del flamenco: riportiamo questa arte a Milano con rispetto delle tradizioni e apertura all’evoluzione di oggi. Prenota una lezione di prova: in un’ora capirai molto più che con mille parole.

Perché scegliere il Flamenco di Phoenix Studio Dance?

  • Metodo chiaro, progressivo e scientifico nell’impostazione corporea
  • Centralità dell’ascolto
  • Attenzione all’emozione e alla qualità del gesto
  • Ambiente accogliente, orientato alla crescita personale e artistica

Metodo didattico del Flamenco

Il percorso didattico classico di questa disciplina nasce dalle stesse lezioni tradizionali del flamenco spagnolo, integrate da una preparazione corporea mirata che include:

  • Tecnica e corpo: rinforzo, allungamento e centratura per una postura efficace, equilibrio e coordinazione tra tronco, braccia (braceo/floreo) e piedi.
  • Apprendimento neuromotorio: attenzione al funzionamento del cervello e alla trasmissione dell’impulso nervoso per migliorare memoria motoria, precisione e gestione dell’energia in scena.
  • Musicalità e compás: percorso strutturato su ritmica, palmas e zapateado (zapateo), con focus su accenti, controtempi e ascolto attivo.
  • Cultura e ascolto: inquadramento dei palos (es. tangos, bulerías, sevillanas*), contesto storico-culturale e lessico del flamenco.
  • Espressività: l’intenzione precede la forma. Lavoro teatrale, improvvisazione guidata e costruzione coreografica per un’interpretazione autentica.

Dove possibile, le lezioni sono accompagnate da musicisti dal vivo, per sviluppare timing, dialogo con chitarra e cante e sensibilità scenica.

*Programmazione variabile in base al livello della classe.

Il nostro percorso didattico nasce dall’eseperienza folklorica tradizionale di Valeria Guatta (insegnante storica di flamenco).

Il Flamenco oggi

Oggi il baile flamenco è pienamente integrato nella cultura spagnola e, da oltre 200 anni, ha travalicato i confini diventando un linguaggio artistico riconosciuto nel mondo.

Le origini di ballo, musica e cante restano in parte misteriose: le grandi migrazioni mediorientali portarono in Iberia elementi musicali e culturali che si sono fusi con le tradizioni locali.
Queste popolazioni nomadi mescolarono cultura, lingua e arte con quelle spagnole e, al tempo stesso, furono influenzate dal folklore iberico, soprattutto sul piano musicale. Questo intreccio ha generato la corrente profonda che oggi chiamiamo flamenco.


TUTTI GLI STILI INERENTI AL FLAMENCO:

VIDEO DI FLAMENCO
L’ANTICA DANZA GITANA

Tecniche di base e tipologie di lezione

Il baile flamenco nasce dall’incontro tra zapateado (lavoro dei piedi), braceo (braccia e mani), postura e compás (ritmo). Gesti e accenti tramandati da generazioni che custodiscono lo spirito più libero e ribelle di questa danza.

Nei livelli successivi integriamo accessori di scena in dialogo con il movimento: mantón (scialle), abanico (ventaglio) e nacchere, per raffinare musicalità, presenza e controllo.

Corso di Sevillanas

Si imparano i ritmi e le quattro coplas della tradizione andalusa: una danza popolare di Siviglia, ballata in coppia o da soli, perfetta per ferias e feste.

  • Abbigliamento: gonna lunga a ruota, leggings, top; scarpe da flamenco o con tacco largo (max 5 cm). Uomo: abbigliamento comodo, pantaloni, scarpe normali o specifiche.
  • Obiettivo: studio tecnico + piccola coreografia per il saggio di fine anno (in genere ogni 1–2 anni).

Corso di Fusion Flamenca

Un percorso che unisce radici gitane, andaluse e rom con influenze arabe e indiane: eleganza di braccia e mani, linee del flamenco e atmosfere orientali per una ricerca espressiva contemporanea.

Lezioni talvolta con musica dal vivo (chitarra e percussioni) per allenare ascolto, ritmo e improvvisazione in tempo reale.

Phoenix Flamenco a.s.d. ti aspetta con percorsi energici e inclusivi. Info e iscrizioni: 348 072 3256.


Cos’è il Flamenco?

Il flamenco è un linguaggio musicale-coreutico nato in Andalusia dall’incontro tra comunità gitane (romaní) e tradizioni iberiche, arabe ed ebraiche.

È una pratica performativa basata su compás (ciclo metrico: 12, 4 o 3 tempi a seconda del palo) e su una poetica che intreccia tensione ritmica ed espressività emotiva (cante jondo e registri più leggeri).

Il repertorio è organizzato in palos—tra cui soleá, seguiriyas, tangos, bulería, fandangos—ognuno con stile, accenti e struttura propri.

I tre pilastri del Baile Flamenco sono:

  1. Cante (voce e testo poetico),
  2. Toque (chitarra flamenca, talvolta cajón e altri strumenti),
  3. Baile (danza), sostenuti da palmas (battito di mani), jaleos e percorsi ritmici.

Nel baile la tecnica combina zapateado (lavoro del piede e qualità del suono), braceo/floreo (linee di braccia e mani), marcajes (marcature nello spazio) e gestione del baricentro.

Le sequenze seguono moduli funzionali—llamada, letra, escobilla (sviluppo ritmico), subida e cierre—che regolano il dialogo con cante e chitarra.

La musicalità si allena su accenti, controtempi e variazioni dinamiche; le palmas (sorde/sonoras, contrapalmas) articolano il compás e rafforzano la struttura.

Storicamente trasmesso per via orale, il flamenco evolve tra tradizione e contemporaneità mantenendo centrale l’improvvisazione guidata: l’intenzione del gesto, l’ascolto e la relazione con i musicisti orientano l’interpretazione quanto la forma tecnica.

Il flamenco non è solo danza o concerto: è un linguaggio emotivo condiviso in cui voce, chitarra e corpo trasformano l’esperienza umana in ritmo e immagini. Affascina perché tiene insieme complessità e immediatezza: può passare dalla gioia ruvida al dolore, dal gioco alla rivolta, senza perdere il filo del compás, la griglia ritmica che organizza accenti e respiro dell’esecuzione.

Le palmas (battiti di mano) non sono un contorno: servono a tenere il tempo, a colorare il fraseggio e a dialogare con chi canta e suona, in varianti come sordas (più scure) e claras (più squillanti). Se vuoi una bussola per collegare emozione e metrica, dai un’occhiata ai nostri palos principali del flamenco.

La forza del flamenco non è l’estetica “perfetta”, ma l’autenticità del sentire: prende l’emozione, la guarda in faccia e la mette in forma — senza moralismi, senza compiacimenti.

Lavora con archetipi più che con confessioni private: ciò che accade in scena riguarda l’umano condiviso, non lo sfogo personale del momento. Anche quando scende nei registri più jondos (profondi) non diventa mai pura disperazione: resta un nocciolo di autoaffermazione e presenza.

Negli ultimi anni la ricerca musicale e del movimento ha raffinato molto la scrittura coreografica e la cura dell’immagine; ma il criterio resta lo stesso: prima viene l’intenzione musicale, poi lo stile. Se ti interessa come costruire un pezzo senza perdere la musica, vedi la nostra guida su come montare una coreografia di flamenco.

Il pubblico nel flamenco non è un osservatore muto: è parte in causa.

Le esclamazioni rituali (jaleos come “¡olé!”, “¡eso es!”) e le palmas sostengono gli artisti, li pungolano, li accendono; negli spazi piccoli l’effetto è amplificato perché la prossimità fa circolare l’energia come in una conversazione serrata. Questa partecipazione non è improvvisazione anarchica: segue codici riconosciuti e rende lo spettacolo un atto realmente collettivo.

Juerga: dove l’improvvisazione diventa linguaggio

Dentro e fuori dal teatro, questo spirito trova la sua forma più nuda nelle juergas, riunioni che possono andare avanti per ore, quando la stanchezza toglie i filtri e restano ascolto, compás e voglia di dire.

Non è un “tutti fanno tutto”: chi entra nella rueda deve conoscere i canoni del palo, rispettare i turni, leggere i segnali (sguardi, llamadas, cierres). Così l’improvvisazione diventa linguaggio e non caos.

  • Conoscere i tempi del palo (12/4/3) e dove “stanno” gli accenti.
  • Usare palmas e silenzio per sostenere o aprire spazio.
  • Rendere leggibili llamada, remate e cierre al gruppo.

Per uno sguardo pratico alle dinamiche sociali e ai contesti di studio/scena, esplora gli approfondimenti sul flamenco.

Luoghi che hanno fatto scuola del Flamenco

La geografia del flamenco è anche affettiva: molte storie e studi indicano un “triangolo” simbolico tra Triana (Siviglia), Santa María (Cádiz) e Santiago (Jerez), quartieri che in epoche diverse hanno concentrato comunità gitane, famiglie di artisti e pratiche che hanno nutrito cante e baile.

Senza farne un dogma, è utile ricordare che luoghi diversi producono accenti diversi; comune resta la matrice di ascolto e relazione.

Se vuoi allenare orecchio e presenza, alterna ascolti “da concerto” e materiali pensati per il baile, e dedica ogni giorno cinque minuti a palmas e marcajes.

Puoi orientarti con i nostri consigli per chi inizia e con le risorse sui palos principali.

Ascoltare la musica del flamenco (e capirla davvero)

Ascoltare flamenco significa imparare a riconoscere intenzioni diverse: ciò che nasce per il cante (il canto), ciò che è scritto per il baile (la danza) e ciò che mette al centro il toque (la chitarra). Il tuo orecchio cresce quando colleghi l’emozione alla struttura ritmica (il compás): accenti, respiri, silenzi.

Regola d’oro: il flamenco è un’arte di relazione dal vivo. L’interplay fra voce, chitarra, palmas e danza rende ogni gesto qui e ora. Le tracce registrate sono utili per studiare, ma in scena la musica dal vivo permette di leggere e rispondere a llamadas, remates e cambi d’intenzione con precisione.

Musica da ascolto vs musica da baile

I brani “da ascolto” cercano libertà timbrica e agogica (a volte i tempi respirano più del solito); quelli “per baile” rispettano funzioni e accenti chiari per permettere entrate, uscite e sviluppo del pezzo. Un esempio: certe seguiriyas da concerto hanno elasticità che al danzatore complicherebbe la lettura del compás.

Per allenarti con materiale leggibile, alterna registrazioni dal vivo a risorse didattiche: esistono raccolte costruite proprio per sentire e marcare il compás, utili ad esercitare palmas, marcajes ed escobillas.

Approfondisci i palos e gli accenti principali per collegare l’ascolto alla metrica.

Palmas e jaleo: l’orecchio “attivo”

Le palmas (sordas, claras, contrapalmas) non sono un contorno: tengono la forma, colorano il fraseggio e ti insegnano dove “cadono” gli accenti. Il jaleo (gli incitamenti rituali: “¡olé!”, “¡eso es!”) è parte del linguaggio e va dentro il compás: ti educa a riconoscere quando l’energia sale o quando si chiude.

Micro-metodo di ascolto (15 minuti al giorno)

  • Min 1–5: scegli un palo e batti palmas semplici; conta ad alta voce (12 o 8/4 a seconda del palo). Cerca gli accenti fissi.
  • Min 6–10: ascolta una versione per baile dello stesso palo e individua llamada, letra, remate, cierre.
  • Min 11–15: passa a una registrazione “da concerto” e nota cosa cambia: dove il tempo respira? cosa rende più difficile ballare?

Codici che devi riconoscere nell’audio

  • Llamada: la “chiamata” che apre una sezione (spesso invita il cante a entrare).
  • Remate: la sottolineatura che chiude una frase o prepara un cierre.
  • Subida: incremento di intensità/velocità (attenzione alle bulerías).
  • Cierre: la chiusura pulita sul compás — indispensabile per farti seguire.

Registrato o dal vivo? Cosa usare e quando

  • Per lo studio: le tracce “solo compás” e le collane didattiche sono ottime per allenare palmas, marcajes ed escobilla; ti danno griglie chiare e tempi progressivi.
  • Per la scena: privilegia il vivo. Solo in progetti molto coreografici o sperimentali la traccia registrata può avere senso; ma sappi che rinunci a una parte del dialogo che rende il flamenco ciò che è.

Vuoi una guida step-by-step che unisca musica e movimento senza perdere la forma? Leggi i nostri consigli per chi inizia e la guida a montare una coreografia di flamenco.


Scopri tutto sul Flamenco


Andalusia che suona: feste, quartieri e vita quotidiana

In Andalusia la musica non è un evento raro: è quotidiano condiviso. Ferias, romerías, cortili e peñas tengono acceso il fuoco del flamenco.

Non tutte le danze popolari sono flamenco: alcune sono rimaste autonome, altre si sono afflamencate nel tempo. Il punto in comune è la relazione: voce, chitarra, palmas e passi costruiscono il racconto secondo codici riconosciuti.

Quando il flamenco diventa mestiere

Nelle famiglie e nei quartieri gitani la trasmissione è stata a lungo orale. Poi l’arte esce dalle case e diventa professione: cantanti, chitarristi e bailaores iniziano a girare, ampliano il repertorio e sviluppano stili personali legati all’origine ma dialoganti con nuovi pubblici.

L’epoca dei locali-spettacolo del flamenco

Tra fine Ottocento e primo Novecento i caffè-concerto cambiano il gioco: si chiede varietà, durata, cartelloni misti. Nascono scambi tra artisti di zone diverse, si affinano il mestiere e la contaminazione. Accanto ai numeri flamenchi, compaiono zarzuela e danze classiche spagnole; alla fine, a luci basse, il gruppo si stringe e affiora il flamenco più spontaneo.

Il Novecento porta il flamenco al cinema e sui grandi palcoscenici: il linguaggio si fa visivo, riconoscibile. Le compagnie teatrali esportano una visione curata ma fedele al nucleo musicale. Da qui l’onda lunga: festival, rassegne, editoria, studi accademici, e un pubblico internazionale sempre più curioso.

Ma non tutto ciò che conta finisce su un disco. In molte peñas e in juergas familiari l’arte si rinnova senza vetrina: ascolto, tempo dilatato, correzione reciproca. È qui che l’improvvisazione resta linguaggio, non caos: chi entra rispetta turni, llamadas, cierres e lascia parlare il compás.

In parallelo ai locali-spettacolo prende forma un gusto più “teatrale”: coplas, pasodobles, echi d’oltreoceano (ida y vuelta) mescolano registri. Arrivano orchestrazioni, scenografie, costumi ricchi. Il risultato? Più platee raggiunte, ma anche il rischio di attenuare la ruvidità jonda che il flamenco custodisce.

Coreografia e racconto: la stagione del Ballet Flamenco

Su musiche dei grandi compositori spagnoli nasce una forma coreografica che alterna parti narrative a numeri “a cuadro” di flamenco puro. La scrittura si fa più complessa, ma rimane centrale il codice del palo: entrate chiare, sviluppo, chiusura, dialogo reale con la musica.

Fuori dal suo contesto il flamenco affascina e, talvolta, si semplifica. Il pubblico internazionale si innamora del baile prima del cante, confonde il ballet español con il flamenco e cerca l’immagine prima del suono. Eppure l’esportazione ha anche un merito: ha aperto porte, ispirato nuovi percorsi e sostenuto carriere di valore.

Oggi l’arte viaggia tra festival, tournée e piattaforme digitali: cresce la produzione di spettacoli e registrazioni, si diffondono mode e stili con rapidità. Accanto al flamenco di ricerca c’è quello più commerciale; accanto ai grandi nomi, una fitta rete di artisti e scuole mantiene alto il livello quotidiano.

Linea del tempo essenziale (non lineare, ma utile)

  • Ambito familiare e quartieri: trasmissione orale, linguaggio che cresce per uso.
  • Caffè-concerto: varietà, contaminazioni, nuove platee.
  • Teatro/Schermo: immaginario globale, estetica scenica.
  • Tablaos: prossimità, qualità variabile, scuole di mestiere.
  • Peñas e juergas: laboratorio vivo, senza vetrina.
  • Reti internazionali: festival, tournée, media digitali.

Consigli pratici per chi viaggia “in ascolto”

  • Cerca la voce: se il cante è trascurato, il quadro perde verità.
  • Leggi il compás: llamadas chiare, remates puliti, cierres riconoscibili.
  • Preferisci spazi piccoli per sentire jaleo e palmas senza filtri.
  • Studia prima di andare: ripassa i palos principali per goderti di più lo spettacolo.

Vuoi portare tutto questo nel corpo? Scopri come montare una coreografia rispettando il compás.


Le azioni del baile: codici vivi e intesa sul palco

Nel flamenco si improvvisadentro regole chiare, la performance funziona quando chi balla, chi canta e chi suona si leggono a vicenda e rispettano una grammatica condivisa di segnali, accenti e silenzi: Senza questo codice, l’improvvisazione non sarebbe possibile, o scadrebbe nel caos.

Ruoli e priorità: chi guida cosa

  • Cante: è il centro. La voce detta intenzioni, clima e frasi. Si ascolta, sempre.
  • Chitarra: sostiene e commenta; accompagna i melismi e apre spazi con falsetas coerenti.
  • Baile: dirige l’azione scenica con segnali leggibili, ma non scavalca la voce.

Quando il/la bailaor/a è al centro, la voce diventa cante pa’ atrás (sostegno alla danza); quando canta, il baile ascolta e “marca” senza invadere. Questo equilibrio è il cuore del cuadro.

I segnali che devi saper “dire” (e riconoscere)

  1. Llamada: la chiamata che apre una sezione. Dev’essere chiara e concludersi su accento forte.
  2. Letra: ingresso del canto. Il baile risponde con marcajes e fraseggio, non copre la voce.
  3. Remate: sottolineatura breve che chiude o rilancia una frase.
  4. Escobilla: sviluppo ritmico dei piedi. Cresce in modo progressivo, non “a raffica”.
  5. Corte: pausa netta e condivisa; prepara il cierre.
  6. Cierre: chiusura pulita sul compás. È una promessa mantenuta: tutti la devono “vedere”.

Strumenti di comunicazione: voce, gesto, sguardo

  • Verbale:¡Arriba!”, “pá’lante” (spingi/accelera), “¡Vámonos!” (si chiude).
  • Non verbale: sguardo verso chitarrista o cantaor, postura “in avanti” per chiamare, braccio che “disegna” il remate, mano che chiude per il cierre.
  • Ritmico: variazioni di palmas (sordas/claras, contrapalmas) che segnalano intensità e transizioni.

Nel flamenco la forma non esiste senza contenuto.

Un baile “bello ma vuoto” non regge; allo stesso tempo, l’autenticità non giustifica l’imprecisione.

L’obiettivo è unire presenza e competenza tecnica: l’intenzione guida, la tecnica la rende leggibile e musicale.

Tecnica che serve davvero (zapateado, braceo, giri)

  1. Zapateado: qualità prima della velocità. Distingui punta/tacco/golpe; mantieni il baricentro calmo per non perdere limpieza e stabilità.
  2. Braceo e floreo: spalle pesanti, gomiti vivi, polso articolato; il respiro guida la dinamica.
  3. Giri: prepara musicalmente, proteggi l’asse e esci su accento (non su scivolo).
  4. Camminate: marcano il compás, non “riempiono il vuoto”. Poche, chiare, musicali.

Per un metodo di studio chiaro dalla tecnica alla scena, esplora la nostra pedagogia del flamenco.

Adattabilità: cosa fare quando “succede l’imprevisto”

  • Se succede che: il cantaor allunga una letra, la falseta cambia respiro, l’accento cade dove non lo aspettavi. Il/la bailaor/a efficace riconosce il segnale, ridisegna la frase (un remate in meno, un corte anticipato, un marcaje in più) e porta tutti a casa sul cierre. La regola è: ascolto prima dell’ego.
  • Il jaleo è un’arte: esclamazioni che sostengono senza disturbare, dentro compás (“¡olé!”, “¡eso es!”, “¡toma!”). Anche il pubblico che conosce i codici partecipa con palmas e incitamenti; nei luoghi piccoli l’effetto è potenziato. Lo stesso pezzo, con pubblico distratto, perde forza: il flamenco è relazione.

Micro–esercizi per allenare “le azioni”

  • Llamada leggibile (3′): davanti allo specchio, costruisci una llamada di 2 compases che finisca netta su 10–12 (palo a 12) o su 4/8 (palo binario). Ripeti finché la chiusura è chiara anche senza musica.
  • Remate–corte–cierre (5′): crea una frase di 1 compás con remate, fermati un battito intero (corte), poi cierra pulito. Registra il suono dei piedi e verifica la pulizia.
  • Ascolto attivo (5′): su una traccia per baile, segui con palmas l’ingresso della letra; quando la voce allunga, tu non riempire: marca e respira.

Se parti da zero o vuoi consolidare le basi d’ascolto e compás, dai un’occhiata ai nostri consigli per chi inizia.

Errori comuni (e come evitarli)

  • Chiamate “morbide”: una llamada vaga crea confusione. Soluzione: accenta e guarda i musicisti.
  • Escobilla “a mitraglia”: velocità senza suono. Soluzione: lavora su qualità e progressione.
  • Remate infinito: se prolunghi oltre il dovuto, il cuadro perde l’uscita. Soluzione: conta e chiudi.
  • Estetica senza ascolto: braccia “belle” ma fuori compás. Soluzione: braccia al servizio del cante.

Per collegare questi principi alla costruzione dei pezzi e alle scelte musicali, leggi anche come montare una coreografia di flamenco.


La nostra Specializzazione in Flamenco

La Phoenix a.s.d. è inclusa tra le migliori scuole di Flamenco della città meneghina, appare inoltre tra articoli di importanti testate giornalistiche come divulgatrice culturale del Flamenco.

Continuando con la storia del Flamenco, possiamo capire da dove, ma specialmente in che modo nasce il culto delle scuole di Flamenco anche nel resto del Mondo.

Questi popoli nomadi con il loro continuo pellegrinare da Paese in Paese nel corso della storia, raccolsero tantissimi elementi dalle altre culture, dando vita al famoso fenomeno della transculturazione.

Usanze e costumi di altre civiltà con le quali vennero a contatto, contaminarono e trasformarono vari elementi sociali e usanze originali delle popolazioni migranti.

contaminarono perciò sempre più la loro cultura artistica gitana, basata in gran parte sul ballo e sulla musica, per poi giungere alla fine del loro viaggio in Spagna, precisamente nella regione dell’Andalusia, oggi patria della cultura e del Ballo Flamenco.

Il loro più prezioso patrimonio era costituito prevalentemente dal Ballo, dalla musica e dal canto (i 3 elementi fondamentali del Flamenco), perché attraverso di questi, potevano in qualche modo narrare imprese a proposito della loro cultura e della loro storia.

La cultura Flamenca è quindi la più alta esternazione artistica e sentimentale dei vari popoli che, col tempo, formarono a loro volta quello Andaluso.


Cosa viene spiegato durante le lezioni dei corsi di flamenco?

Le lezioni di flamenco racchiuderanno oltre che alle classiche spiegazioni tecniche del ballo ballo flamenco, anche una serie di spiegazioni folkloriche dei balli popolari gitani, danze interconnesse per storia e culura al flamenco e al suo vasto Mondo.

Tutto si basa specialmente sull’eterno sacrificio di questi popoli, nella continua ricerca per trovare una patria dove “mettere radici” e del loro continuo essere pellegrini nel Mondo.

Il Ballo del Flamenco esprime femminilità nella donna e virilità nell’uomo e per entrambi la forza, la passionalità, l’eleganza e tanta, tantissima energia.

Ricca di espressività e dalla tecnica articolata, fa parte della cultura spagnola ed in essa trova le sue profonde radici.

  • Assieme all’insegnante verranno lavorate: la postura, la tecnica delle braccia e delle mani, quella della testa ed anche dei piedi.
  • Verrà fatto un lavoro molto interessante sull’espressività, fondamentale per poter rappresentare al meglio questa Danza Gitana,  inoltre i corsi di Flamenco sono articolati da lezioni adatte a donne e uomini di tutte le età.

La Phoenix Studio Dance a.s.d offre la possibilità di studiare e ballare il Flamenco nella città di Milano con tanta professionalità e livelli di apprendimento.

Da noi potrai tranquillamente unirti ad uno dei corsi basici o avanzati di Flamenco, affinando la tua tecnica e conoscendo sempre nuovi ritmi grazie all’esperienza della nostra insegnante (esperta anche di Sevillanas, Flamenco Arabe e Fusiòn Flamenca).


I benefici delle lezioni di Flamenco Gitano

Frequentare un corso di Flamenco composto da lezioni settimanali può aiutarci fisicamente, mentalmente e persino spiritualmente; di seguito ecco alcuni benefici che il ballo del Flamenco può riuscire ad apportare alla nostra vita:

  • AIUTA LA COORDINAZIONE NEI MOVIMENTI: In questa Danza Spagnola il corpo “se parte en dos” (si divide in due), nella parte superiore le mani esprimono e portano fuori tutto quello che trovano nella nostra anima, nella parte inferiore i piedi dirigono i musicisti o seguono la musica attraverso lo zapateo (i passi che tengono il tempo musicale), in questo modo il danzatore si trasforma in un vero e proprio percussionista! 
    Arrivare a coordinare correttamente entrambe queste parti del corpo richiede una concentrazione e un intenso lavoro, pero’ quando la si ottiene si arriva ad avere una coordinazione nei movimenti altissima.
  • E’ UN ECCELLENTE ESERCIZIO CARDIOVASCOLARE: Aumenta la capacita’ polmonare, la flessibilità, la forza muscolare, migliora la postura quando ci muoviamo, quando camminiamo e persino quando stiamo seduti. Praticato regolarmente brucia persino più calorie del jogging o della bicicletta. 
    In mezz’ora si può arrivare a bruciare anche più di 400 calorie, in questo modo manteniamo in forma il corpo godendo al contempo di questa meravigliosa danza.
  • PREVIENE LE MALATTIE: Una danza che, intesa come esercizio, rinforza le ossa e fa benissimo alle articolazioni senza pero’ arrivare a stressarle.
    A lungo andare questo tipo di attività porta alla prevenzione di malattie come l’artrite, l’osteoporosi e altre relative patologie ossee.
    Elimina lo stress, migliora il riciclo sanguigno e come tutte le danze è un toccasana per l’umore.
  • AUMENTA L’AUTOSTIMA: Fornisce un maggiore controllo di se stessi e aumenta l’autostima, favorisce una maggiore produzione di endorfine, il Flamenco aiuta perciò ad essere più sereni e a sentire meno dolori (questa sostanza e’ anche considerata come antidolorifico naturale). 
  • MIGLIORA L’UDITO: Nel Flamenco non solo occorre saper ballare ma anche ascoltare, durante il corso si impara a conoscere il cante (canto), la chitarra, le percussioni, i ritmi ed il compas, per adattarsi meglio alla musica in riproduzione durante la lezione.
    La sintonia tra ballo canto e musica fa si che il danzatore sappia esattamente cosa fare in ogni momento con grande senso del ritmo!
  • E’ UN ANTIDEPRESSIVO: La postura utilizzata per ballare e’ l’equivalente della posizione Tadasana dello yoga (orecchie, spalle, anche e caviglie sono su una linea retta), che secondo gli esperti di yoga e’ una postura non solo antidepressiva ma sicuramente salutare per poter praticare questa danza. 
    Lo zapateo (il battere dei piedi) aiuta ad eliminare lo stress, la rabbia e qualsiasi altra energia negativa che ci portiamo dentro, inoltre e’ sia una danza che una festa, anima e incoraggia qualsiasi tipo di persona.

Come le popolazioni Orientali di nomadi e gitani si spinsero e migrarono fino al Sud della Spagna, in Andalucia, raccogliendo gli usi e i costumi delle Terre conosciute, questo insieme di culture, arti e folklore diedero vita al Ballo Gitano del Flamenco.


I Ritmi del Flamenco insegnati durante i corsi

Il flamenco è una forma d’arte unica e coinvolgente che affonda le radici nella cultura spagnola, offrendo un’esperienza musicale e artistica caratterizzata da una profonda passione e da una struttura ritmica complessa.

Ecco in dettaglio la ricchezza dei ritmi del flamenco che presso la scuola Phoenix a.s.d. di Milano, verranno studiati durante le lezioni dei nostri corsi.

I ritmi sono infatti una delle caratteristiche che conferisce a questo genere la sua bellezza distintiva.

Nascita e Diversità Culturale dei ritmi del Flamenco

Nato nel XVIII e XIX secolo nell’Andalusia, nel sud della Spagna, il flamenco è il risultato di una fusione di influenze culturali provenienti da diverse parti del mondo.

In questa regione, diverse comunità – tra cui Rom, gitani, musulmani ed ebrei – contribuirono al suo sviluppo, creando così un mix di stili unico.

Questo patrimonio culturale spagnolo è diventato un’icona, celebrato per la sua capacità di comunicare emozioni intense.


Anatomia del ritmo musicale del Flamenco: Canto e Chitarra

Alla base del flamenco ci sono due componenti principali: il “cante” (il canto) e il “toque” (il suono della chitarra flamenca).

Tuttavia, il vero legame tra questi elementi è il ritmo Compas.

Compás: Il Cuore Ritmico del Flamenco

Il “compás” rappresenta il cuore ritmico del flamenco, la sua struttura di base.

Questo ciclo ritmico è suddiviso in battiti o tempi ed è comunemente espresso in una misura di 12/8, anche se possono essere utilizzate altre misure come il 4/4 a seconda del brano.

Nel flamenco, i principali “compás” includono:

  1. Soleá: Questo compás è una delle strutture più intricate, con i suoi 12 battiti che offrono una complessità ritmica unica.
  2. Bulería: La bulería è invece una delle varianti più veloci e dinamiche del flamenco, ma anch’essa composta da 12 battiti.
  3. Alegrias: Questo compás, con una misura di 12/8, porta con sé un senso di gioia e celebrazione nei suoi ritmi.
  4. Tangos: I tangos flamenchi sono caratterizzati dalla loro misura 4/4 e sono noti per il loro ritmo coinvolgente.
  5. Fandango: Questo compás, con una misura di 6/8, è eseguito in modo maestoso e lento, contrapponendosi ad altri stili più frenetici.

Ognuno di questi “compás” ha un proprio ritmo distintivo, richiedendo una precisione assoluta da parte dei musicisti e dei ballerini nel loro utilizzo.

Palmas e Percussioni: L’Arte del Ritmo del flamenco in Azione

Nel flamenco, il ritmo non è solo una questione di chitarra e canto.

Le “palmas” (applausi ritmici) e le percussioni, come il “cajón” (una cassa di legno) e le castagnette, svolgono un ruolo cruciale nel mantenere il tempo e nell’arricchire la complessità ritmica delle esibizioni.

Le “palmas” sono fondamentali per tenere il ritmo, mentre strumenti come il “cajón” e le castagnette aggiungono nuove sfumature sonore al flamenco.


Il Flamenco Come Espressione Emotiva e Culturale

In conclusione, il flamenco è un genere musicale e artistico straordinario, noto per i suoi ritmi complessi, la sua intensità emotiva e la sua capacità di catturare il cuore delle persone.

La fusione delle influenze culturali nell’Andalusia ha dato vita a questa forma d’arte unica, che va oltre la semplice musica, diventando un profondo veicolo di espressione umana e una parte essenziale della cultura spagnola.

I ritmi del flamenco sono il legame che unisce questa tradizione, e la loro bellezza continua a incantare e a ispirare persone di tutto il mondo.


FAQ sul Ballo Flamenco

Questa tabella riassume le domande più comuni sul Flamenco, offrendo un’introduzione completa a questa ricca e affascinante forma d’arte.

Domanda Risposta
Che cos’è il Flamenco? Il Flamenco è una forma di arte musicale e di danza tradizionale dell’Andalusia, in Spagna, che combina canto (cante), danza (baile) e chitarra (toque).
Quali sono le origini del Flamenco? Il Flamenco ha origini che risalgono alla fusione delle culture gitane, arabe, ebraiche e cristiane in Andalusia, Spagna, nel XVIII secolo.
Quali sono i principali elementi del Flamenco? Gli elementi principali del Flamenco sono il cante (canto), il baile (danza), e il toque (chitarra), spesso accompagnati da palmas (battiti di mani) e jaleo (incitamenti vocali).
Cosa significa “baile” nel Flamenco? “Baile” significa danza. Nel contesto del Flamenco, si riferisce alla parte coreografica e interpretativa eseguita dai ballerini.
Chi sono i principali interpreti del Flamenco? Alcuni dei più famosi interpreti di Flamenco includono Paco de Lucía (chitarrista), Camarón de la Isla (cantante), e Sara Baras (ballerina).
Qual è il ruolo del chitarrista nel Flamenco? Il chitarrista, o “tocaor”, fornisce l’accompagnamento musicale per il cantante e il ballerino, stabilendo il ritmo e l’atmosfera della performance.
Che cos’è il “cante” nel Flamenco? “Cante” si riferisce al canto nel Flamenco, caratterizzato da intense emozioni e spesso eseguito con una voce potente e espressiva.
Quali sono i diversi stili di Flamenco? Esistono molti stili di Flamenco, chiamati “palos”, tra cui Sevillanas, Bulerías, Soleá, Fandango, e Alegrías, ciascuno con un proprio ritmo e carattere.
Cosa sono le “palmas” nel Flamenco? Le “palmas” sono battiti di mani ritmici utilizzati per accompagnare la musica e la danza nel Flamenco, aggiungendo un elemento percussivo alla performance.
Che cos’è il “duende” nel Flamenco? “Duende” è un termine che descrive lo spirito appassionato e l’intensa espressione emotiva che un artista raggiunge durante una performance di Flamenco.
Quali strumenti sono utilizzati nel Flamenco? Gli strumenti principali nel Flamenco sono la chitarra spagnola, le nacchere (castañuelas), il cajón (una cassa di legno percussiva), e le palmas (mani).
Cosa sono le “nacchere” nel Flamenco? Le nacchere, o “castañuelas”, sono strumenti a percussione a forma di conchiglia usati per accompagnare la danza con un ritmo battente.
Come si differenzia il Flamenco dalle altre danze? Il Flamenco si distingue per la sua intensità emotiva, il forte uso del ritmo e delle percussioni corporee (come le palmas e il taconeo), e il suo legame culturale con l’Andalusia.
Che cos’è il “taconeo” nel Flamenco? Il “taconeo” è la tecnica di percussione del pavimento con i tacchi delle scarpe da Flamenco, creando suoni ritmici durante la danza.
Qual è l’abbigliamento tipico per il Flamenco? L’abbigliamento tipico per il Flamenco include abiti lunghi e colorati con volant per le donne e pantaloni aderenti con camicie e giacche per gli uomini.
Il Flamenco è solo una danza? No, il Flamenco è un’arte che combina danza, musica, canto e poesia, ed è considerato un’espressione culturale e artistica completa.
Che cos’è una “peña” Flamenca? Una “peña” Flamenca è un’associazione culturale o club dove gli appassionati si incontrano per ascoltare, suonare e ballare Flamenco.
Dove posso imparare a ballare Flamenco? Puoi imparare a ballare Flamenco in scuole di danza specializzate, spesso chiamate “escuelas de Flamenco”, presenti in Spagna e in molte altre parti del mondo.
Qual è l’importanza delle emozioni nel Flamenco? Le emozioni sono fondamentali nel Flamenco, poiché ogni performance è un’espressione profonda di sentimenti come dolore, gioia, passione e malinconia.
Il Flamenco è patrimonio dell’UNESCO? Sì, nel 2010 il Flamenco è stato dichiarato Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO.
Che cos’è una “tablao” Flamenca? Un “tablao” è un locale o spazio dove si esibiscono artisti di Flamenco dal vivo, offrendo un’esperienza intima e autentica di quest’arte.
Qual è il ritmo più comune nel Flamenco? Uno dei ritmi più comuni nel Flamenco è il “compás”, con un esempio famoso nel 12/8 delle Bulerías.
Qual è il significato dei colori nei costumi Flamenco? I colori dei costumi Flamenco, come il rosso, il nero e il bianco, spesso rappresentano emozioni forti come passione, drammaticità e purezza.
Il Flamenco può essere improvvisato? Sì, l’improvvisazione è una parte essenziale del Flamenco, dove i ballerini e i musicisti rispondono emotivamente l’uno all’altro.
Che cos’è il “jaleo” nel Flamenco? Il “jaleo” è l’incitamento vocale durante una performance di Flamenco, che può includere frasi come “¡Olé!” o “¡Eso es!” per motivare gli artisti.
Il Flamenco è adatto ai bambini? Sì, esistono corsi di Flamenco specifici per bambini, dove possono imparare i movimenti di base e sviluppare un apprezzamento per la cultura spagnola.
Cosa rappresentano le mani nel Flamenco? Le mani nel Flamenco esprimono eleganza e raccontano una storia attraverso movimenti aggraziati e intricati che accompagnano la danza.
Come influisce la cultura gitana sul Flamenco? La cultura gitana ha influenzato profondamente il Flamenco, contribuendo con ritmi, melodie e un forte senso di espressione emotiva che caratterizza quest’arte.
Qual è la differenza tra “cante jondo” e “cante chico”? Il “cante jondo” è un canto Flamenco profondo e emotivamente intenso, mentre il “cante chico” è più leggero e vivace.
Il Flamenco è sempre accompagnato dalla chitarra? Anche se la chitarra è comune, il Flamenco può essere eseguito solo con il cante e le palmas, dimostrando la versatilità di quest’arte.
Qual è il ruolo della donna nel Flamenco? Le donne nel Flamenco sono spesso protagoniste, esprimendo attraverso la danza forza, passione e sensualità.
Come si sviluppa una coreografia di Flamenco? Le coreografie di Flamenco combinano movimenti tradizionali e improvvisazione, adattandosi al ritmo e all’emozione del momento.
Il Flamenco è popolare fuori dalla Spagna? Sì, il Flamenco ha una grande popolarità internazionale, con scuole e festival in tutto il mondo, soprattutto in America Latina, Stati Uniti e Giappone.
Che cosa sono i “zapateados” nel Flamenco? I “zapateados” sono passi di danza che coinvolgono colpi rapidi e ritmici dei piedi sul pavimento, creando percussioni che accompagnano la musica.
Il Flamenco si evolve nel tempo? Sì, il Flamenco è in continua evoluzione, con artisti che sperimentano fusioni con altri generi musicali e introducono nuove tecniche e stili.
Quali sono i festival di Flamenco più famosi? Alcuni dei festival di Flamenco più famosi includono la Bienal de Flamenco a Siviglia, il Festival de Jerez e il Festival del Cante de las Minas.
Il Flamenco è solo musica triste? No, il Flamenco esprime una vasta gamma di emozioni, dall’allegria e celebrazione alla malinconia e al dolore.
Qual è la differenza tra Sevillanas e Flamenco? Le Sevillanas sono un tipo di danza folkloristica spagnola spesso confusa con il Flamenco, ma hanno ritmi, movimenti e contesto culturale diversi.
Il Flamenco può essere ballato da persone di tutte le età? Sì, il Flamenco può essere praticato da persone di tutte le età, con adattamenti nelle tecniche e nei movimenti in base all’età e all’esperienza.
Come influisce il Flamenco sulla cultura spagnola? Il Flamenco è un pilastro della cultura spagnola, rappresentando l’identità andalusa e contribuendo alla diffusione della cultura spagnola nel mondo.

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