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Corso di Son cubano a Milano

Son

Tradizionale, Montuno & Havanero

ORARI DEI CORSI DI SON

Il Son Cubano è integrato, spiegato, approfondito e ballato all’interno dei nostri corsi di salsa cubana.
Altri corsi di Son a Milano extra scolastici sono costituiti da seminari o stage una tantum, durante il periodo dell’anno accademico.
Pertanto gli orari del Son sono integrati e fanno parte del programma e degli appuntamenti settimanali di salsa, per gli orari segui i link qui sotto.

Il Son è in realtà uno dei più grandi recipienti delle danze del folklore cubano, infatti oltre a contenere vari sotto stili possiede al suo interno, secondo il parere di vari etnomusicologi, anche lo stile attuale della salsa cubana; la Timba (o salsa cubana) è infatti considerata come una diretta discendente del Son.

Come si balla il Son nella Parte Danzata?

Il Son si balla molto più movimentato rispetto agli stili che lo precedono storicamente, soprattutto nelle aree della Capitale, vi è nel Son un grande movimento della gabbia toracica, le figure sono semi aperte e assorbe tanti passi dalla danza da sala di origine havanera. 

Viene incorporata la partenza laterale dal Danzon (c’è chi danzava il son a mo’ di Danzon), con il piegamento delle gambe e atteggiamento del Danzonete (movimento del busto).

In nessuno dei tre balli del Son-Danzonete-Danzon esisteva l’incontro delle mani come nell’attuale salsa cubana.

Tanti storici dicono che il Son si ballava sull’uno musicale all’Havana (perciò in questo caso a tempo e non in controtempo).

Quello che è certo è che ha origine nella zona orientale di Cuba.

  • Il Son è lo stile nel quale si sentono maggiormente le tradizioni delle influenze ispaniche, europee ed africane.

E’ la vera unione tra il ritmo afro e quello iberico, possiede inoltre una profonda caratterizzazione della clave 3/2 (bianca) come il ritmo base della Rumba Yambù.

Il Son cubano nasce sul controtempo, la melodia può essere a tempo ma il ballerino nel Son deve rilevare il ritmo e ballare su un preciso momento del controtempo con degli accenti del corpo (solitamente attraverso il Passo laterale).

VIDEO DI SON
SON CUBANO

Come distinguere il controtempo nel Son cubano?

Per interagire perfettamente a livello del controtempo, bisogna anzitutto capire la struttura musicale del Son, capirne gli strumenti, ed infine possiamo soffermarci su alcuni di essi come “scorciatoia” didattica per intuire esattamente quando si deve iniziare a danzare col primo passo (quando e come muovere il primo passo nel Son).

Sappiamo che il primo passo nel Son è fondamentalmente un passo laterale, pertanto ora bisogna solo intuire quando attuare questo passo agganciandolo al controtempo.

Per individuare il controtempo possiamo seguire la clave 3/2, muovendo il primo passo sul terzo battito della clave, o eventualmente seguire un altro importante strumento del Son che è il contrabbasso, il quale marca con i suoi accenti più forti proprio il controtempo musicale.

Se invece ci sentiamo troppo agganciati al tempo forte della melodia o al cantante (o come conosciamo bene in Italia all’uno-due-tre, cinque-sei-sette), possiamo comunque individuare il controtempo all’interno dei tempi di transizione del 4 e dell’8.

Sono comunque tutte tecniche di ascolto del ritmo musicale che devono essere ovviamente allenate se poi desideriamo anche iniziare a ballarci sopra un Son. 


STORIA DEL SON TRADIZIONALE DI CUBA – cos’è il Son?

La storia del Son tradizionale di Cuba è lunga e molto interessante, anche se ancora fitta di domande senza una risposta precisa, sappiamo comunque che il Son nasce in Oriente nella zona rurale e montagnosa dell’isola di Cuba, dal 1879 (nascita del Danzon) al 1929 (nascita del Danzonete) nei luoghi rurali e sui monti cubani (“en la loma”) si sviluppano tutti i primi stili musicali “antenati” del famoso Son, facenti tutti parte alle “Danze Campesine”.

Le date menzionate qui sopra sono giusto per ottenere un punto di origine storico della nascita del famoso Son cubano, anche se in realtà, non esistono una data ed un luogo precisi che definiscano legittima la nascita di questo stile, ma anzi, con moltissime probabilità, le radici del Son risalgono a molto tempo addietro, probabilmente addirittura agli inizi del 1800.

Durante la rivoluzione d’indipendenza del 1895, molti soldati Habaneri vengono mandati ad Oriente, così come molti soldati Santiagueri (di Santiago de Cuba) vengono spediti verso la Capitale (la Havana), cosicché molte influenze culturali, danzarie, religiose e musicali vengono scambiate e miscelate tra Occidente ed Oriente tramite queste persone.

I generi musicali radici o antenati del SON sono: Nengon, Chiribà, Regina, Changuì, Sucu Sucu, Gavilan, Papalote, ed altri ancora… 
(tutte danze campesine).

Quando il ballo popolare da sala come Danzon e Danzonete era sull’onda della massima espressività e popolarità, in campagna e nei monti (tramite i contadini) si ballavano le radici del Son.

Il Son verrà apprezzato maggiormente sia come ritmo che come ballo rispetto a tutti gli altri già presenti e rispetto soprattutto al suo “concorrente” diretto Danzonete, il quale soccombe e viene messo da parte dinanzi alla magnificenza e popolarità del Son Tradizionale di Cuba.



LE RADICI MUSICALI DEL SON

Oggi i principali stili di ballo e musicali del Son conosciuti sono:

  • Son Tradizionale
  • Son Urbano (Havanero)
  • Son Montuno
  • Son di Linea (o di Cabaret)

I ritmi musicali campesini orientali giungono perciò all’Havana ed i ritmi occidentali della rumba arrivano ad Oriente: i ritmi che giungono a la Havana sono come già accennato, quelli antenati del Son.

  • Il Son affonda le sue radici nel Nengon, nel Chiribà, nel Regina e nel Changui.

Nel Nengon non esiste la trombetta, non esiste il contrabbasso ma esclusivamente le maracas (che fungono solo loro da strumento percussivo), quindi un Son totalmente antropomorfo.

  • Il Son cubano si balla in controtempo e si allontana dalla cellula musicale del Danzon.

E’ un ballo popolare che fonde tantissimo la parte Iberica/Ispanica con quella Africana (il ritmo africano come quello della clave sono l’anima di quasi tutte queste danze Campesine ed anche di quelle appartenenti alla rumba).

Il Son nasce miscelando i ritmi percussivi basici della Rumba Yambù assieme a quelli strumentali dei suoi stili predecessori, il tutto con l’avvento della chitarra spagnola del gruppo musicale del “Trio Matamoros” (una delle prime canzoni di Son riconosciute storicamente è il brano: “Lagrimas negras”).

Ma sarà solo dopo essersi evoluto fino al septeto (passando quindi dal quartetto al sexteto) che il Son inizia ad integrare la trombetta, eliminando in via definitiva la marimbola (come strumento che marca il ritmo del basso), introducendo infine il contrabbasso (altro caratteristico strumento importante del Son e del suo particolare stile musicale, dalle origini europee).

Una volta integrati i restanti strumenti, ecco che lo stile musicale della Guaracha (un altro predecessore con un ritmo intenso, veloce ed esclusivo) costituisce un vettore che offre ulteriore forza al Son, venendone a sua volta in buona parte assorbita.

La Guaracha è in realtà un’altra variante del Son (perciò un’ulteriore varietà musicale del Son) ed alcuni dei suoi esponenti sono “Nico Saquito” e “Faustino Horama el Guayabero” (la Guaracha è più veloce e più marcata nel ritmo rispetto al Son tradizionale).

Un grande esempio di Sexteto è quello di Ignacio Pineiro, oppure quello di Arsenio Rodriguez (che inizia per primo a suonare lo stile del Son Montuno), altri importanti gruppi del Son sono il Conjuntos Casino (nato dopo la nascita del septeto) ed il Conjuntos di Roberto Faz.


IL SON MONTUNO

Il Son Montuno nasce nella parte rurale, nella zona contadina più umile, infatti il Son non entrò nei balli da sala presenti nella capitale.

Chi ballava inizialmente Danzon criticava chi ballava Son, considernadolo un ballo troppo rurale e sguaiato per quell’epoca. 

Danzariamente ha il movimento della gabbia toracica più marcata, con accenti laterali,  le gambe sono più piegate con un costante movimento di molleggio ed il passo fondamentale era avanti e indietro (come quello che troviamo poi anche nella Salsa). 

Il Montuno possiede anche il movimento delle braccia che si cambiano da un lato all’altro (come tirare l’acqua fuori dal pozzo ed assume un significato diverso a seconda del contesto o del ballo, MONTUNO significa infatti: TIRARE ACQUA FUORI DAL POZZO)..

Nel Son Montuno non c’erano inizialmente figure staccate come in quello habanero, non vi erano braccia allungate verso l’esterno o verso l’alto come in altri stili di Son.

Arsenio Rodriguez è ricordato come il possibile creatore del Son Montuno, mentre il musicista Arsenio Rodríguez sviluppò il Son Montuno nella seconda metà degli anni trenta (1935- 1949) a partire dal Son cubano (Esempio: Dundumbanza, inserendo il Montuno nel Changui/Son)

Arsenio Rodriguez introduce un dialogo fra cantante (Gayo) e coro (Vasajo), che appunto verrà chiamato montuno; da qui la musica inserirà anche elementi della Rumba Afro Cubana.

Sempre Rodriguez accentuò inoltre l’uso della tromba e della chitarra a tre corde, il tres cubano e caratterizzò la base ritmica introducendo nuovi strumenti come la Conga e la Campana. 

In seguito Benny Moré, uno dei principali interpreti del genere, apportò nuovi contributi grazie alle influenze tratte dal Bolero.


IL SON URBANO O HABANERO

Quando il Son arriva in città (specialmente all’Havana) e prende il nome di Son Habanero (o Urbano), musicalmente viene pressoché sconvolto, si toglie infatti lo strumento della marimbola e si inserisce il contrabbasso, introducendo anche la clave, abbinando il nuovo sound alla chitarra spagnola.

Dopodiché arrivano altri strumenti come l’organo orientale (altro strumento circolare) e semiautomatico.

Nel Son habanero si inseriscono tantissimi strumenti, soprattutto da dopo la contaminazione del ritmo della guaracha, (più veloce del Son), che trascina al suo interno anch’essa ritmi afro cubani molto più accentuati e marcati.

Nel Son Urbano i movimenti sono più lenti e cadenzati, eleganti, la posizione di ballo è più eretta, le gambe sono meno piegate rispetto a quello campesino, non si muove troppo la gabbia toracica come nel montuno, molto più simili alla posizione del Danzón ed i passi sono gli stessi che si utilizzavano nell’antico Danzon.

Più avanti sotto l’aspetto estetico del ballo si incorpora anche il tornillo acrobatico, ma solo nella parte dello spettacolo e originariamente fu solo l’uomo a farlo, poi nel tempo lo fece anche la donna.

Si incorporano anche i passi del Danzon: il tornillo, passo laterale, cuadrado (la donna non alzava la gamba con l’Atitude come fa oggi nel Son o nella Salsa), paseo ed infine il marque. 

In questo stile non ci sono braccia in linea estremamente tese che appartengono maggiormente al Son da Cabaret (che solitamente esagerava attraverso appunto le linee i movimenti).

Il passo del Son è molto simile al passo che utilizziamo per ballare il casino cubano.

TECNICA E CONTROTEMPO NEL SON