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Dosare l’energia nei movimenti della danza


Dosare l’energia nei movimenti della danza
IL BLOG DELLA DANZA DI PHOENIX STUDIO DANCE

L’errore più frequente nella danza, oltre a quello di produrre semplicemente dei movimenti errati, include incrementare uno sforzo eccessivo nel movimento, facendo così sembrare che lo stesso richieda un apporto elevato di troppa energia fisica.

Ironia della sorte, la maggior parte degli allievi di una classe di danza, ha la tendenza a rendere le nuove esperienze di studio (ovvero provare i nuovi movimenti), più impegnative ed energeticamente più dispendiose di quanto in realtà debbano essere.

Quando uno studente dimentica di rilassarsi e di prendersela con un po’ più di calma, attraverso soprattutto un respiro idoneo, anche le tecniche più semplici divengono così estremamente difficili da eseguire.

  • Un movimento prodotto senza respirazione, o con una respirazione errata, potrebbero portare ad un irrigidimento innaturale e generale del corpo del danzatore.

Per questa ragione i migliori maestri di danza, attuano all’interno delle loro lezioni esercizi di respirazione, la quale ricordiamo, è importante anche solo per stare fermi e in piedi su sé stessi.


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Ma come è possibile imparare a quantificare l’energia da erogare per un determinato movimento nel ballo?

Innanzitutto, i muscoli che compongono il corpo umano possono essere classificati approssimativamente in due gruppi:

  • i muscoli più grandi e più potenti.
  • i muscoli motori più piccoli e più precisi. 

Entrambi i gruppi muscolari collaborano in parallelo quando si tratta di produrre un movimento che può risultare sia potente che elegante, a seconda di come venga eseguito.

Dosare l’energia muscolare nei movimenti di danza è importantissimo per raggiungere il tanto agognato “stato di perfezione” perennemente ricercato dai danzatori.

Come suggerisce il loro nome, i grandi muscoli motori sono responsabili dei movimenti corporei più ampi e che sono immediatamente evidenti dall’esterno.

I grandi movimenti possono essere utilizzati in abbondanza in qualsiasi movimento che comporti salti o calci, oscillazioni delle braccia o torsioni dei fianchi, nonché acrobazie particolari.

I muscoli motori più piccoli si aggiudicano i movimenti raffinati, sono responsabili delle caratteristiche gestuali minori, più spesso ignorate dall’osservatore, che danno al movimento prodotto quello speciale stile che appartiene ad ognuno di noi, movimento che può e deve essere personalizzato.

Questi dettagli includono la modesta rotazione del polso, il movimento di mani e dita, l’inclinazione della testa, la pressione delle dita dei piedi sul pavimento, movimenti impercettibili che però occorrono a dare fluidità ai movimenti.

I piccoli muscoli motori, aiutano anche i grandi motori, il che consente ai grandi motori di esibirsi con maggiore controllo ed evitare di venire feriti durante il processo di erogazione del movimento.

  • A livello amatoriale o quando si inizia un nuovo percorso di danza, raramente vengono utilizzati i piccoli muscoli.

Ciò è in parte dovuto al fatto che inizialmente i ballerini che approcciano alla danza ne sono meno consapevoli, a meno che non siamo già esperti in micromovimenti.

Gestire l’energia nel ballo

A questo punto del percorso didattico, quando dunque si approccia ad una nuova disciplina, è essenziale che si debba apprendere a gestire la propria energia. 

Questo perché è sempre presente il rischio che i grandi muscoli arrivino a sopraffare al di fuori della volontà del danzatore, quelli più piccoli.

Questo potrebbe provocare movimenti ampi e a scatti che non sono né controllati né precisi in alcun modo, quando il risultato dovrebbe essere invece una danza leggera e a livello visivo, priva del minimo sforzo.

Occorre dunque essere in grado di rilassarsi maggiormente nei movimenti, di respirare adeguatamente e di controllare l’impulso mentale, il che a sua volta consente ai muscoli motori fini di attivarsi. 

Questo non solo aiuta i movimenti ad essere migliori, ma li rende anche più efficienti, il che consente ai ballerini di muoversi in modo più efficace per periodi di tempo prolungati, con minor sforzo ed un consumo di energie migliorato.

Energia mentale e danza

Anche la qualità e la quantità di energia mentale, oltre che a quella fisica, ci aiuta a mantenere viva ed elegante la nostra danza. 

  • Quando si producono blocchi o tensioni, o peggio ancora, stress mentali, questo non è limitato solo alla mente del danzatore.
  • Come risposta protettiva, i grandi muscoli si impegneranno sicuramente in anticipo, impedendo a quelli fini di eseguire il loro lavoro in maniera tranquilla e rilassata.

Spesso, un ripristino mentale può fare miracoli poiché ci aiuta a localizzare e lasciar andare la radice della nostra ansia, blocchi emotivi e di conseguenza anche fisici (la maggior parte dei blocchi fisici degli sportivi, non deriva da traumi, ma dallo stress mentale ed emotivo).

Calmare il tuo corpo in preparazione per una sessione o routine coreografica è basilare, da considerare attraverso la buona respirazione come “l’ABC” del buon danzatore.

Quindi la prossima volta che avrai problemi a danzare (rigidità, esecuzione pessima o poca padronanza di movimento), tieni presente che ci sono alcune cose che possono essere superate solamente attraverso il controllo di un corpo ed una mente rilassati e respiranti.

Per liberare il grande ballerino che giace dormiente dentro a ognuno di noi, esistono momenti in cui dobbiamo rilassarci e pensare prima a colmare le tensioni mentali, piuttosto che solo quelle muscolari e quindi fisiche.


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