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Il Ballo della Rueda de Casino


Il Ballo della Rueda de Casino
IL BLOG DELLA DANZA DI PHOENIX STUDIO DANCE

La “Rueda de Casino” (o semplicemente “Rueda”) è uno scintillante stile di ballo che ha visto la luce nella fervente Cuba degli anni ’50, un’epoca caratterizzata da un’effervescente scena dello sviluppo culturale artistico nell’isola caraibica.

Spesso considerato una variante della salsa, questo genere di ballo si distingue per la sua caratteristica formazione a cerchio, in cui coppie di ballerini intrecciano le proprie mosse in una coreografia collettiva, creando un’esperienza carica di energia e vitalità.

Corsi di Rueda de Casino a Milano

Presso la Scuola di ballo Phoenix Studio Dance a Milano, all’interno dei corsi di rueda de Casino viene insegnata la disciplina in maniera professionale così come a Cuba, partendo dalle figure di base e snodandosi attraverso un lungo percorso didattico che abbraccia gestualità e figure sempre più complesse.

I corsi di Rueda sono in realtà parte integrante dei corsi di salsa a Milano di Phoenix Studio Dance a.s.d.

Come funziona la Rueda de Casino Cubana?

Per comprendere appieno la bellezza e la dinamica di questo ballo, è necessario esaminare gli elementi fondamentali in dettaglio:

  • Formazione della Rueda: L’inizio di una rueda de casino coinvolge il raduno di un gruppo di appassionati ballerini in un cerchio, che possono essere coppie o individui, benché la formazione a coppie sia la norma. Questo cerchio simboleggia l’unità e la comunità, valori profondamente radicati nella cultura cubana.
  • Il Ruolo del Comandante o Leader: In questa danza, uno dei ballerini si distingue assumendo il ruolo di “comandante” o “leader” (in gergo chiamato anche “Cantante de Rueda” o “Gallo”). Il cantante delle figure svolge una funzione centrale, dirigendo il ballo e annunciando con abilità le mosse e i cambi di coppia. La creatività del leader è fondamentale per garantire la fluidità e il piacere della danza.
  • Segnali e Mosse: Il leader comunica con gli altri ballerini tramite segnali, che possono essere sia verbali che non verbali (mimici), indicando le mosse da eseguire in un determinato momento. La complessità delle mosse varia, comprendendo giri, svolte, scambi di coppia e coreografie di movimenti di coppia.
  • Cambi di Coppia: Un tratto distintivo della rueda de casino è la costante rotazione delle coppie. Il leader annuncia quando i ballerini devono cambiare coppia, introducendo un elemento entusiasmante di improvvisazione e divertimento nel ballo. Questo favorisce l’interazione sociale e crea una sensazione di comunità all’interno del cerchio di ballo.
  • La Musica come Cuore del Ballo della Rueda: La rueda de casino è sincronizzata con la ricca e coinvolgente musica cubana, che include il son cubano e la salsa cubana. I ballerini, inebriati dalla passione, si lasciano trasportare dal ritmo della musica, stabilendo un profondo legame tra l’espressione corporea e la vibrante tradizione musicale cubana.

La Rueda di Salsa è uno dei principali balli popolari di Cuba

La rueda de casino non è soltanto un ballo carico di energia e mosse spettacolari, ma anche una manifestazione della ricca cultura cubana e un richiamo all’importanza della comunità nella vita delle persone a Cuba.

Questo stile di ballo ha superato i confini nazionali, diventando una forma popolare di socializzazione in feste, locali notturni ed eventi di ballo in tutto il mondo, consentendo agli appassionati di danza di condividere la gioia e la passione della cultura cubana.

La rueda de casino è molto di più di un semplice ballo, è una celebrazione della musica, dell’arte e dell’interazione sociale.


Origini della Rueda de Casino

La “Rueda de Casino” affonda le sue radici nella ricca tapestry culturale di Cuba, una nazione con una storia musicale e di danza straordinaria.

Questo coinvolgente stile di ballo ha evoluto nel corso del tempo attraverso influenze culturali e storiche.

Vediamo più nel dettaglio le sue origini.

La Rueda de Casino nasce e si riconosce al primo sguardo: un cerchio di coppie che si scambiano con naturalezza, rispondendo alle chiamate di un caller e alla spinta della musica.

La sua storia, però, inizia molto prima del cerchio. Inizia a Cuba, dove le correnti africane e quelle europee si sono incontrate per secoli generando un lessico ritmico unico.

  • L’eredità africana – poliritmie, risposta corpo‑percussione, rapporto stretto con la clave – ha inciso profondamente sulle pratiche popolari;
  • l’influenza spagnola – ha portato strumenti, armonie e forme di canto. Da questa mescolanza è cresciuto il son cubano, col suo tres, il tumbao del basso e la clave che guida il passo: il son è la colonna vertebrale che regge il corpo della rueda.

Prima che il cerchio si chiudesse, a L’Avana degli anni ’50 si ballava casino in coppia nei casinos (club sociali e sale da ballo). È qui che nasce il linguaggio di base: prese morbide, giri, cambi di direzione, una postura rilassata ma vigile, tutto scandito dal dialogo tra cantante e percussioni.

In quel contesto sociale – eleganza quotidiana, festa, comunità – qualcuno ebbe l’intuizione di far danzare più coppie in cerchio e di farle scambiarsi partner a comando.

Il nome fece il resto: rueda del casino, la “ruota” del casino. Non era un esperimento di laboratorio, ma un gioco di sala: improvvisazione condivisa, risate, complicità di gruppo.

Negli anni, la rueda si è nutrita di altri generi nati o transitati a Cuba: chachachá, mambo, guaracha, songo e, più tardi, timba. La televisione contribuì a trasformare un gioco sociale in spettacolo, mentre la diaspora la portò oltreoceano, dove prese forma anche un approccio più codificato – spesso chiamato Rueda di Miami – con repertori “a syllabus” e un’estetica talvolta più simmetrica.

Intanto, in Europa e nelle Americhe, scuole e gruppi locali hanno innestato dialetti, terminologie e piccole varianti. Così la diffusione globale ha moltiplicato gli accenti senza snaturare l’essenza: un cerchio che respira con la musica.

Sul piano tecnico, la rueda è semplice e sofisticata allo stesso tempo. Si parte di solito con guapea – un basico tangente al cerchio – o al medio, in presa chiusa. Il caller (o líder oppure Gallo) chiama figure che le coppie eseguono all’unisono, accompagnando la voce con piccoli segnali manuali – un gesto del braccio per Dame, un “tocco al cappello” per Sombrero, una traccia della mano per Vacílala.

La magia sta nella lettura musicale: le chiamate si appoggiano sui tutti della band, sui mambos dei fiati, sugli stacchi della campana; poi lasciano “respirare” quando la voce si fa narrativa. La rueda ben condotta è musicalità collettiva.

Per chi entra nel cerchio, alcuni mattoni sono imprescindibili: Dame (cambio partner), Enchufla e Enchufla al medio, Dile que no (passaggio di connessione), Vacila/Vacílala, Sombrero.

Attorno a questi, figure più articolate costruiscono geometrie in cui il cerchio si apre, si stringe, si incrocia, talvolta si spezza e si ricompone.

È normale che nomi e dettagli varino da scuola a scuola: la rueda ha dialetti locali, e questa pluralità fa parte della sua identità.

Per capire perché la rueda piace tanto, basta guardare cosa mette al centro: la relazione. Non esiste assolo isolato; tutto è dialogo – con il partner, con il gruppo, con la musica. L’etichetta è semplice: presa elastica, niente strattoni, attenzione allo spazio, desiderio di includere chi è meno esperto.

Gli errori? Capitano, e si risolvono “in avanti”: si rientra nel flusso alla chiamata successiva, senza interrompere la danza. Il caller ha una responsabilità artistica e sociale: calibrare le figure sul livello medio, ascoltare la sala, far respirare la rueda.

Un’osservazione spesso trascurata riguarda il conteggio. Molti casineros preferiscono sentire la musica piuttosto che attaccarsi a un numero astratto.

La clave (2‑3 o 3‑2), il tumbao del basso, la campana, gli accenti della timba sono fari più affidabili di qualsiasi conteggio meccanico. La rueda vive proprio di questo: ancorare il movimento a ciò che accade adesso nel brano.

Per chi desidera iniziare o migliorare, ecco un mini‑percorso:

  1. Solidificare il basico: guapea/al medio, e Dile que no pulito.
  2. Imparare i segnali: gesti chiari, visibili senza esagerare.
  3. Costruire vocabolario: Dame, Enchufla, Vacila, Sombrero; poi versioni composte.
  4. Allenare la musicalità: ascoltare break e cortes, scegliere figure che li esaltino.
  5. Allenare il ruolo di caller: frasi brevi, ritmo della voce, alternanza tra fluido e scenico.

E quando serve ricordare “cosa non fare”, bastano pochi punti chiave:

  • Non tirare le braccia;
  • Non occupare spazio eccessivo rispetto al cerchio;
  • Non sovraccaricare di figure chi è all’inizio;
  • a chiamate chiare, musicali e a sorrisi che tengano unito il gruppo.

In definitiva, la storia della rueda è la storia di una comunità che si riconosce in un gesto circolare.

Dalle sale dell’Avana degli anni ’50 ai cortili, alle piazze, alle scuole di oggi, la rueda de casino resta una danza sociale, inclusiva, viva: cambia con la musica, accoglie nuovi accenti, conserva il suo cuore popolare.

È un patrimonio in movimento, dove ogni giro del cerchio racconta – ancora – l’incontro tra radici africane, creatività cubana e curiosità del mondo.


Figure di coppia nella rueda de casino

Le figure di coppia nella Rueda de Casino rappresentano un’Elevata Espressione dell’Arte del Ballo salsero.

Molti maestri soprattutto in occidente hanno generato tantissimi nuovi passi e figure nella salsa, che sono stati negli anni assorbiti anche all’interno della rueda de casino.

Nella Rueda de Casino, uno degli aspetti più affascinanti è rappresentato proprio dalle numerose figure di coppia che aggiungono complessità e varietà al repertorio già ricco di movimenti presenti nella codifica pseudo accademica della salsa.

Queste figure coinvolgono il lavoro di coppia all’interno del cerchio di ballerini, richiedendo una perfetta sincronizzazione, comunicazione e una padronanza dei passi e delle transizioni. 

Vediamo nel dettaglio solo alcune delle figure di coppia più comuni, con alcune nuove aggiunte:

  • Dile que no (“Dille di no”): In questa figura, il leader alza la mano per segnalare un cambio di passo o una sequenza coreografica speciale. Questo segnale può dar vita a una serie di movimenti coreografati che sorprendono e incantano gli spettatori.
  • Enchufla (“Inserisci”): Qui, il cavaliero guida la dama in un giro sotto il proprio braccio e poi la riporta al proprio fianco, creando una sensazione di connessione e armonia nella coppia.
  • Sombrero (“Cappello”): Il leader fa ruotare la dama sotto il suo braccio, creando l’immagine di un cappello, da cui il nome. Questa figura aggiunge un tocco di eleganza al ballo.
  • Dame una (“Dammi una”): Il leader alza la mano, consentendo alla dama di passare sotto di essa, quindi lei si gira e ritorna da lui. Questo passo spesso conduce a movimenti successivi.
  • Paseala (“Falla camminare”): In questa figura, il leader guida la dama in una serie di passi e giri complessi, mostrando maestria nel controllo dei movimenti.
  • Vacilala (“Fallisci”/”Ammirala”): Il leader manda la dama in una serie di giri mentre lui stesso rimane fermo, dimostrando un controllo impeccabile e una notevole fiducia nel proprio partner.
  • Prima – hermana – y su familia (“la cugina – la sorella – e la famiglia”): Il leader guida la dama in un giro sotto il proprio braccio e la fa ritornare a lui in un abbraccio partendo con un enchufla, per poi continuare in una sorta di elica camminata con la dama (y su familia). Questa figura riflette l’intimità e la connessione tra i ballerini.
  • Exhibe (“Esibisci”): Il leader alza la mano, permettendo alla dama di eseguire una serie di movimenti complessi, spesso inclusi giri e passi di danza elaborati che catturano l’attenzione dell’intero cerchio.
  • Enchufala doble (“Inserisci doppio”): Questa figura è una versione più sfidante dell’Enchufala, coinvolgendo due giri sotto il braccio del leader invece di uno solo, mettendo alla prova la coordinazione e l’abilità dei ballerini.
  • Setenta (“Settanta”): Questa figura avanzata comprende una serie di giri e movimenti complessi per la dama, a volte richiedendo un giro completo di 360 gradi. La Setenta sfida i ballerini con un intricato puzzle di passi.

Esistono altrettante centinaia di figure, ma queste menzionate sono tra quelle più classiche, tra le altre figure esistenti di salsa, inseribili a loro volta nella rueda possiamo menzionare: 70 y pico, 70 complicado, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, sombrero doble, abanico, havana-cola, dile que si, enchifla con la clave, enchufla con mambo, ecc.

Ognuna di queste figure di coppia contribuisce all’arte e all’elevata esecuzione della Rueda de Casino. 

La loro diversità e complessità permettono ai ballerini di esprimere la loro creatività e abilità nel contesto del ballo sociale, regalando agli spettatori uno spettacolo coinvolgente e affascinante.

La Rueda de Casino si erge così non solo come una danza festosa, ma come una forma d’arte in continua evoluzione, in cui la connessione tra i ballerini e la passione per la musica si fondono in una performance unica ed emozionante.


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