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Niccolò Jommelli (1714)

Niccolò Jommelli è stato un compositore italiano del XVIII secolo, nato nel 1714 e morto nel 1774.

È noto principalmente per le sue opere liriche, le quali ebbero grande successo durante la sua vita e per un certo periodo successivo.

Jommelli ricevette la sua formazione musicale a Napoli, un centro importante per la musica nel XVIII secolo.

Lì studiò con Francesco Feo, un compositore di opere liriche e musica sacra.

Fu proprio l’esperienza napoletana a influenzare profondamente lo stile di Jommelli, poiché Napoli era un crocevia di stili musicali, con influenze da tutta Europa.

La sua musica spesso presenta un’armonia ricca e una melodia espressiva.

È noto per la sua abilità nell’uso delle voci umane, scrivendo ariosi e duetti che mettono in risalto le capacità dei cantanti.

Questo stile melodico e drammatico ha reso le sue opere molto popolari presso il pubblico dell’epoca.

Per quanto riguarda le correlazioni con il mondo della danza, è importante notare che le opere liriche del XVIII secolo spesso includono numerose sezioni di danza.

Queste sezioni possono essere inserite come intermezzi tra gli atti, come parti di balli di corte o come accompagnamento a momenti cruciali della trama.

Jommelli, in quanto compositore operistico di successo, avrebbe certamente scritto musica per queste sezioni di danza nelle sue opere.

Inoltre, il XVIII secolo è stato un periodo in cui la danza ha svolto un ruolo significativo nella società europea, sia nelle corti che nei teatri pubblici.

La musica di Jommelli avrebbe quindi potuto essere utilizzata anche per balletti indipendenti o per accompagnare eventi di danza nei salotti e nelle sale da ballo dell’epoca.

Niccolò Jommelli è stato un importante compositore operistico del XVIII secolo, la cui musica avrebbe avuto sicuramente correlazioni con il mondo della danza del suo tempo, sia all’interno delle sue opere liriche che in contesti di danza indipendenti.

Opere musicali di Niccolò Jommelli

Niccolò Jommelli è stato un prolifico compositore, noto soprattutto per le sue opere liriche, ma ha anche composto musica sacra e strumentale.

Ecco alcune delle sue opere più famose:

  • Didone abbandonata (Dido abbandonata) – Opera in tre atti su libretto di Pietro Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1742 a Stoccarda.
  • Artaserse – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1743 a Bologna.
  • Demofoonte – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1744 a Monaco di Baviera.
  • Achille in Sciro – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1751 a Ludwigsburg.
  • L’olimpiade – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1756 a Ludwigsburg.
  • La clemenza di Tito – Opera in tre atti su libretto di Pietro Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1753 a Stoccarda.
  • Il re pastore – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1755 a Ludwigsburg.
  • Fetonte – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1757 a Ludwigsburg.
  • Attilio Regolo – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1750 a Ludwigsburg.
  • Armida abbandonata – Opera in tre atti su libretto di Metastasio, rappresentata per la prima volta nel 1770 a Ludwigsburg.

Queste sono solo alcune delle opere più conosciute di Jommelli, ma ha composto numerosi altri lavori, tra cui oratori, messe, salmi e musica strumentale.

La sua produzione operistica è stata particolarmente influente e ha contribuito in modo significativo allo sviluppo dell’opera seria nel XVIII secolo.

Opere di Danza nelle quali collaborò Jommelli

Niccolò Jommelli non ha composto opere di danza nel senso tradizionale del termine, come balletti o coreografie autonome.

Ma la sua musica ha spesso trovato impiego in contesti di danza, sia all’interno delle sue opere liriche che in forma di brani strumentali separati.

Ecco alcuni esempi di come la musica di Jommelli è stata utilizzata per la danza:

  • Balletti nelle opere liriche: Jommelli spesso includeva intermezzi di danza nelle sue opere liriche, utilizzando arie, ouverture e altri brani strumentali per accompagnare le coreografie. Ad esempio, l’opera “Fetonte” (1768) include un balletto in quattro atti con musica di Jommelli.
  • Adattamenti per la danza: La musica di Jommelli è stata spesso adattata per essere utilizzata in balletti e coreografie indipendenti. Ad esempio, il compositore francese Jean-Georges Noverre ha creato un balletto basato sull’opera “Armida” di Jommelli (1771).
  • Danza sociale: La musica di Jommelli era popolare anche nelle sale da ballo e veniva spesso utilizzata per accompagnare balli sociali come minuetti, gavotte e contraddanze.

Alcuni brani di Jommelli particolarmente adatti alla danza includono:

  • Ouverture: Le ouverture di Jommelli sono spesso vivaci e ritmiche, rendendole ideali per iniziare un balletto o una serata di danza.
  • Arie: Le arie di Jommelli sono espressive e melodiche, e possono essere utilizzate per accompagnare una varietà di stili di danza.
  • Danze: Jommelli ha composto anche alcune danze vere e proprie, come minuetti e gavotte, che possono essere eseguite come brani a sé stanti o incorporate in coreografie più elaborate.

Anche se Jommelli non ha mai composto un balletto completo, la sua musica ha avuto un impatto significativo sulla danza del suo tempo.

La sua melodiosità, il suo ritmo e la sua espressività lo hanno reso un compositore ideale per la danza, e la sua musica continua ad essere utilizzata dai coreografi di oggi.

Lascito artistico di Jommelli

Il lascito artistico di Niccolò Jommelli è significativo nel panorama della musica del XVIII secolo, in particolare nell’ambito dell’opera lirica.

Ecco alcuni elementi chiave del suo contributo:

  1. Stile Musicale: Jommelli è noto per aver sviluppato uno stile musicale distintivo che incorporava elementi di drammaticità, espressività e virtuosismo vocale. Le sue melodie erano spesso ricche di pathos e lirismo, e la sua armonia era innovativa per l’epoca.
  2. Innovazioni nell’Opéra Seria: Le sue opere hanno contribuito a definire e sviluppare il genere dell’opéra seria, un tipo di opera lirica popolare nel XVIII secolo. Jommelli ha introdotto nuove forme musicali e tecniche di composizione che hanno influenzato altri compositori dell’epoca.
  3. Ruolo delle Voci: Jommelli era particolarmente abile nell’adattare la sua musica alle capacità dei cantanti, scrivendo parti vocali che mettevano in risalto le loro abilità. Questo ha contribuito alla popolarità delle sue opere tra i cantanti dell’epoca.
  4. Contributi alla Musica Sacra: Oltre alle opere liriche, Jommelli ha composto anche musica sacra, tra cui messe, salmi e oratori. Anche in questo contesto, il suo stile melodico e drammatico si è fatto notare.
  5. Influenza Successiva: Sebbene il suo lavoro sia stato meno frequentemente eseguito nei secoli successivi rispetto ad alcuni dei suoi contemporanei più famosi, l’influenza di Jommelli può essere vista in altri compositori dell’epoca e successivi, specialmente in Germania e in Italia.

In breve, il lascito artistico di Niccolò Jommelli è quello di un compositore che ha contribuito significativamente allo sviluppo della musica d’opera nel XVIII secolo, introducendo nuove tecniche compositive e influenzando il repertorio operistico dell’epoca.

La sua musica continua a essere studiata e apprezzata dagli studiosi della musica barocca e del Classicismo.